Geo-storia amministrativa d'Italia: Cispadana

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Municipia

Seguendo Plino (N.H., III, 115) ho considerato le seguenti comunità: (1.) Ariminum, (26.) Ravenna, (27.) Butrium, (8.) Bononia, (24.) Brixellum, (12.) Mutina, (22.) Parma, (20.) Placentia, (2.) Caesena, (7.) Claterna, (18.) Forum Clodii, (4.) Forum Livii, (3.) Forum Popilii, (17.) Forum Druentinorum (localizzato nella valle della Baganza secondo un'interpretazione classica e non a Bertinoro, troppo vicino a Forlimpopoli, comme vorrebbero alcuni autori moderni), (6.) Forum Cornelii, (9.) Forum Licini, (5.) Faventia, (21.) Fidentia, (25.) Otesia, (13.) i Padinates (localizzati nel territorio di Campogalliano seguendo C. Corti), (14.) Regium Lepidi, (23.) Tannetum, (19.) Veleia, (15.) gli Urbanates (localizzati presso Sassuolo seguendo N. Cassone). Restano non identificati i Solonates e i Galliani Aquinates, forse da conguagliare con quelli che, seguendo vari autori recenti, ho aggiunto: (11.) i Friniates (civitas Feronianum in epoca alto-medievale), il (10.) territorio di Monteveglio (civitas di Monsbellum in epoca alto-medievale) e (16.) Luceria.

1. I confini di Ariminum (Rimini) con Pisaurum, Urvinum Metaurense, Pitinum Pisaurense e Sestinum nella Regio VI sono descritti in questa pagina. Con Caesena ho seguito il limite diocesano medievale tra Rimini e Cesena, attestato sull'antico Rubicone, forse l'odierno F. Pisciarello. Ariminum si affacciava dunque sull'Adriatico tra le foce dell'Esino e quella dell'antico Rubicone.

2. I confini di Caesena (Cesena) con Sestinum e Sarsina nella Regio VI sono descritti in questa pagina. Con Forum Popilii il confine è dato da quello diocesano medievale tra Cesena e Forlimpopoli/Bertinoro, da ultimo sul F. Savio fino al margine delle paludi (v. G. Mansuelli). Caesena si affacciava dunque sull'Adriatico tra le foci del Rubicone e del Savio.

3. Il confine di Forum Popilii (Forlimpopoli) con Caesena è stato già qui descritto, mentre quello con Mevaniola nella Regio VI è descritto in questa pagina. Con Forum Livii il confine è quello diocesano, che correva lungo il Ronco-Bidente e poi, secondo G. Mansuelli, la strada Carpinelle-S. Pietro in Vincoli fino alle paludi costiere. Forum Popilii si affacciava dunque sul limite delle paludi costiere tra il Savio e forse il Bevano.

4. Il confine di Forum Livii (Forlì) con Forum Popilii è stato già qui descritto, mentre quello con Mevaniola nella Regio VI è descritto in questa pagina. Con Faventia ho seguito, con G. Mansuelli, il limite diocesano tra Forlì e Faenza sul crinale tra Montone e Samoggia e sul R. Bolzanino a monte della via Emilia e poi a valle di quest'ultima sul F. Montone. Forum Livii si affacciava dunque sul limite delle paludi costiere tra il Bevano (forse) ed il Montone.

5. Il confine di Faventia (Faenza) con Forum Livii è stato già descritto qui, quello con Mevaniola nella Regio VI è descritto in questa pagina, mentre quello con Faesulae nella Regio VII in questa pagina. Per il confine con Forum Cornelii ho seguito dapprima lo spartiacque tra Lamone e Senio, poi quello tra Sintria e Senio ed infine un cardo della centuriazione romagnola equidistante tra le due città, grosso modo addossato al limite diocesano medievale tra Faenza ed Imola (v. Franceschelli-Marabini). Faventia si affacciava dunque sulle paludi costiere tra il F. Montone e lo Scolo Tratturo, forse antico alveo fluviale.

6. Il confine di Forum Cornelii (Imola) con Faventia è stato già descritto, mentre quello con Florentia nella Regio VII è descritto in questa pagina. Con Bononia ho preso come confine lo spartiacque tra il F. Santerno ed i T. Setta e Savena. Con Claterna ho preso dapprima lo spartiacque tra Sillaro e Quaderna, limite naturale soggiacente a quello diocesano medievale tra Imola e Bologna, e poi, seguendo G. Bottazzi, il F. Sillaro fino allo sbocco nelle paludi costiere. Forum Cornelii si affacciava dunque sulle suddette paludi tra lo Scolo Tratturo ed il Sillaro.

7. Il confine di Claterna (Maggio, Ozzano nell'Emilia) con Forum Cornelii è stato già descritto. Il confine con Bononia è descritto da G. Bottazzi per la sua parte settentrionale, attestato sull'Idice e poi sullo scolo Fiumicello, mentre per la parte meridionale ho preso lo spartiacque tra l'Idice ed il T. Savena. Claterna si affacciava dunque sulle paludi padane tra il Sillaro ed il Fiumicello (forse paleoalveo dell'Idice).

8. Il confine di Bononia (Bologna) con Claterna è stato già descritto, mentre quelli con Florentia e Pistoria nella Regio VII sono descritti in questa pagina. Con i Friniates ho seguito il crinale spartiacque tra Reno e Panaro, coincidente in questo tratto con i limiti diocesani medievali tra Bologna e Modena, fino alle sorgenti del Samoggia. Il confine con il territorio di Monteveglio è dato dallo spartiacque tra T. Lavino e Samoggia fino alla pianura. Con Forum Licini ho preso il F. Samoggia fino allo sbocco nel Reno e poi il Reno stesso. Con Otesia ho seguito il paleoalveo del Reno fino allo sbocco nell'antico letto del Po. Bononia si affacciava dunque sulle paludi padane tra l'antico Idice (ora Fiumicello) e l'antico Po, lungo una linea individuata dal limite diocesano medievale tra Bologna e Voghenza.

9. Il confine di Forum Licini (pr. Castelfranco Emilia) con Bononia è stato già descritto. Per quello con il territorio di Monteveglio ho preso una linea che congiunge Samoggia e Panaro dove questi sono più vicini. Con Mutina ho preso come confine naturale il F. Panaro fin presso lo sbocco nel paleoalveo del Po, la Padusa. Il breve confine con Otesia segue l'ultimo tratto del Panaro.

10. I confini del territorio di Monteveglio con Forum Licini e Bononia sono stati già descritti. Con i Friniates ho seguito lo spartiacque tra Samoggia e Panaro dalla sorgente del primo fino alla pianura. Il breve confine con Mutina è segnato dal Panaro.

11. I confini del municipio dei Friniates con Forum Licini e Bononia sono stati già descritti, mentre quelli con Pistoria e Luca nella Regio VII sono descritti in questa pagina. Con gli Urbanates ho preso lo spartiacque tra Panaro e Secchia ed in particolare tra il F.so di Spezzano ed il T. Tiepido fino allo sbocco in pianura. Con Mutina ho seguito il limite della pianura fino al Panaro.

12. I confini di Mutina (Modena) con Forum Licini ed i Friniates sono stati già descritti. Con gli Urbanates ho preso come confine il F.so di Spezzano fino allo sbocco nella Secchia. Come confine coi Padinates ho preso il F. Secchia. Con Otesia ho seguito il paleoalveo della Secchia, rintracciabile dal limite diocesano medievale tra Modena e Reggio.

13. I confini del municipio dei Padinates (sparso) con Mutina sono stati già descritti. Con gli Urbanates ho preso come confine il T. Tresinaro dallo sbocco nella Secchia allo sbocco in pianura. Con Regium Lepidum il confine naturale è dato da un altro canale Tresinaro (in antico continuazione del primo che non sfociava in Secchia secondo C. Corti), il quale attualmente passa tra Carpi e Correggio. Con Brixellum il confine è dato dal canale Lama, forse antico alveo fluviale. Con Otesia è la Secchia a fare per un breve tratto da confine.

14. I confini di Regium Lepidi (Reggio nell'Emilia) con i Padinates è stato già descritto. Con gli Urbanates ho preso il crinale spartiacque tra Crostolo e Secchia. Con Luceria ho seguito il limite della pianura tra il Tresinaro ed il Rio di Cavriago. Come confine con Tannetum ho preso il Rio di Cavriago come scende dalla collina e poi il Crostolo. Il Crostolo stesso e poi il canale Tassone segnano il confine con Brixellum.

15. I confini del municipio degli Urbanates (sparso, pr. Sassuolo) con Regium Lepidi, i Padinates e i Friniates sono stati già descritti, mentre quelli con Luca e Luna nella Regio VII sono descritti in questa pagina. Con Luceria ho seguito come confine lo spartiacque tra Secchia ed Enza fino alle sorgenti del Crostolo.

16. I confini di Luceria (Luceria, Canossa) con Regium Lepidi e gli Urbanates sono stati già descritti, mentre quello con Luna nella Regio VII è descritto in questa pagina. Con Forum Druentinorum ho preso lo spartiacque tra Enza e Parma fino alla pianura e poi il T. Termina fino allo sbocco in Enza. Con Tannetum il confine è dato dal limite della pianura tra l'Enza ed il Rio di Cavriago.

17. Il confine di Forum Druentinorum (sparso?) con Luceria è stato già descritto, mentre quello con Luna nella Regio VII è descritto in questa pagina. Con Forum Clodii ho seguito lo spartiacque tra Baganza e Taro fino alla pianura. Per confine con Parma ho preso il limite della pianura.

18. Il confine di Forum Clodii (Fornovo) con Forum Druentinorum è stato già descritto, mentre quello con Luna nella Regio VII è descritto in questa pagina. Il confine con Tigullia nella Regio IX è naturale (spartiacque appenninico). Con Veleia ho preso lo spartiacque tra il bacino del Taro-Ceno e quelli del Nure e dell'Arda, fino al M. S. Cristina da dove passava il limite diocesano medievale tra Parma e Piacenza. Con Fidentia ho seguito una linea di crinale tra due affluenti del Taro, il T. Dordone ed il T. Recchia, fino al Taro stesso. Con Parma ho preso il sistema di colline tra Taro e Baganza.

19. Il confine di Veleia (Velleia, Lugagnano Val d'Arda) con Forum Clodii è già stato descritto. Con Tigullia nella Regio IX ho seguito il limite diocesano medievale tra Tortona e Genova, generalmente attestato lungo lo spartiacque appenninico tranne che per l'alta valle dello Sturla (G. Decarlini). Con Libarna nella Regio IX ho seguito una linea più orientale rispetto allo spartiacque appenninico, che taglia la stretta della Trebbia presso Montebruno e si riattesta sullo spartiacque all'altezza del M. Carmo, per poi seguirlo fino al M. Chiappo. Con Iria ancora nella Regio IX ho preso lo spartiacque tra Trebbia e Staffora fino al M. Penice. Per confine con Placentia ho seguito dapprima lo spartiacque tra Trebbia e T. Tidone, poi il limite della centuriazione piacentina che correva tra Rivergaro sulla Trebbia e Castell'Arquato sull'Arda (L'Universo). Con Fidentia ho seguito il limite diocesano medievale di Piacenza con Cremona e Parma.

20. Il confine di Placentia (Piacenza) con Veleia è stato già descritto. Con Iria nella Regio IX ho seguito (P. Tozzi) dal M. Penice la dorsale tra Tidone e Staffora e poi il T. Coppa fino alla confluenza nel Po. Il confine con Ticinum e Laus Pompeia nella Regio XI è naturale (F. Po). Con Fidentia ho seguito la linea di demarcazione dell'orientamento degli assi centuriali ricostruita da P.L. Dell'Aglio che passava tra il F. Arda ed il T. Ongina.

21. I confini di Fidentia (Fidenza) con Forum Clodii, Veleia e Placentia sono stati già descritti. Il confine con Cremona nella Regio X è naturale (F. Po). Con Parma ho seguito con P.L. Dell'Aglio il fiume Taro ed il suo paleoalveo corrispondente all'attuale T. Recchio o Canale di Castelguelfo.

22. I confini di Parma (Parma) con Forum Druentinorum, Forum Clodii e Fidentia sono stati già descritti. Il confine con Cremona nella Regio X è naturale (F. Po). Con Brixellum e Tannetum il confine naturale dell'Enza fu ripreso dai limiti diocesani medievali tra Parma e Reggio.

23. I confini di Tannetum (pr. Taneto, S. Ilario d'Enza) con Regium Lepidi, Luceria e Parma sono stati già descritti. Con Brixellum ho preso una linea intermedia tra i due centri corrente tra l'Enza ed il Crostolo.

24. I confini di Brixellum (Brescello) con i Padinates, Regium Lepidi, Tannetum e Parma sono stati già descritti. Con Cremona e Mantua nella Regio X il confine è dato dal paleoalveo del Po, l'attuale Po Vecchio, e dal Po stesso. Con Otesia ho preso come confine naturale il Secchia.

25. I confini di Otesia (pr. Mirandola) con Bononia, Forum Licini, Mutina, i Padinates e Brixellum sono stati già descritti. Il corso del Po e più a valle del suo paleoalveo (Padusa) segnano il confine naturale con Verona ed Atria nella Regio X.

26. Il municipio di Ravenna (Ravenna) non aveva confini terrestri sorgendo la città in mezzo alle lagune.

27. Così anche il municipio di Butrium (n.id.), che si affacciava sull'Adriatico tra Ravenna e la foce della Padusa.

Riferimenti

  • G.A. Mansuelli, Caesena, Forum Popili, Forum Livi (Cesena, Forlimpopoli, Forlì) Regio VIII, Aemilia, Istituto di studi romani, 1948. (Google libri)
  • C. Franceschelli, S. Marabini, Lettura di un territorio sepolto: la pianura lughese in età romana, Bologna, 2007. (Google libri)
  • G. Bottazzi, Le centuriazioni romagnole ed i Solonates Saltus Galliani, in Atti e memorie della deputazione di storia patria per le province di Romagna, Bologna, 1992. (Google libri)
  • C. Corti, L'ager nord-occidentale della città di Mutina, Roma, 2004. (Google libri)
  • N. Cassone, I Confini Perduti: antiche comunità rurali nell'appennino Emiliano, Reggio Emilia, 2005-6. (Academia.edu)
  • G. Decarlini, La Diocesi di Tortona, Tortona, 2005. (Web)
  • L'Universo, vol. 63, Istituto Geografico Militare, 1962. (Google libri)
  • Supplementa italica, vol. 22, 2004. (Google libri)
  • P.L. Dall'Aglio, Agiografia e topografia antica, JAT 1:57-70, Roma, 1991. (Google libri)