Grammatica abruzzese

M1. Riassunto di Morfologia - Prima parte

Articolo

Gli articoli si premettono sempre al sostantivo a cui si riferiscono. Possono essere determinativi o indeterminativi.

L'articolo determinativo ha quattro forme secondo genere e numero: lu (m.s.), la (f.s.), li (m.p.) e le (f.p.). Davanti a sostantivo iniziante per vocale prende la forma l'. → Capitoli 3 e 5.

L'articolo indeterminativo ha solo due forme secondo genere: nu (m.s.) e na (f.s.). Davanti a sostantivi iniziante per vocale prende la forma n'. → Capitolo 3.

Sostantivo

I sostantivi di norma terminano per vocale in sillaba tonica (-à, -é, -è, -ì, -ó, -ò, -ù) o per sillaba atona terminante in -e. Genere (m./f.) e numero (s./p.) sono eventualmente determinati dall'articolo che li precede. Il plurale è uguale al singolare o metafonetico, a seconda dell'etimologia latina del sostantivo. Il plurale metafonetico altera la vocale tonica (lu pésce : li pisce), secondo lo schema riportato nella tabella seguente. → Capitolo 5.

Plurale metafonetico
Singolare, Plur. invariato Plur. metafonetico
à è
è [æ] è
è
ò
é (I) ì
é (II)
ó (I) ù
ó (II)
ì ì
ù ù
Per le vocali toniche é e ó ci sono due casi a seconda dell'etimologia della parola, segnati come I e II nella tabella.

Alcuni sostantivi che designano fasce d'età, gradi di parentela o mestieri/occupazioni possono essere sia maschili che femminili (lu/la furnère, lu/la zije). Altri sostantivi sono solo plurali (le càveze, l'ucchjèle).

Aggettivo

Gli aggettivi si distinguono in aggettivi qualificativi e determinativi.

L'aggettivo qualificativo segue di regola il sostantivo a cui si riferisce. Ha due forme secondo numero (s./p.), come i sostantivi e seguono le stesse regole di questi per i plurali. Può presentarsi ai gradi comparativo e superlativo. → Capitoli 3 e 5.

Per il grado comparativo degli aggettivi, ci sono tre casi. Il comparativo di maggioranza si forma con la locuzione cchju ... de (è cchju rricche de té). Il comparativo di minoranza si forma con l'altra locuzione méne ... de o cchju ppóche ... de (è mméne ricche/cchju ppóche ricche de té), oppure con il comparativo di maggioranza dell'aggettivo opposto. Il comparativo di uguaglianza si forma con la congiunzione gna/gnè (è rricche gnè tté). → Capitolo 19.

Il grado superlativo relativo si esprime in tre modi. Nel primo, cchju precede il sostantivo al quale si riferisce l'aggettivo che lo segue (lu cchju ttréne lèshte). Nel secondo modo, si ripete l'articolo tra il sostantivo e l'avverbio (lu tréne lu cchjù llèshte). Nel terzo modo, il secondo articolo si può anche omettere. Queste forme convergono in una sola quando il superlativo è nel predicato (shtu tréne è lu cchju llèshte). Non esistono forme o suffissi speciali degli aggettivi per il superlativo assoluto, che invece viene espresso con un avverbio o con la ripetizione dell'aggettivo stesso (bbèlle bbèlle, bèlle assè, naprése bbèlle). → Capitolo 19.

Gli aggettivi determinativi sono di diversi tipi: possessivi, dimostrativi (e identificativi), numerali, indefiniti (e collettivi) o interrogativi.

Gli aggettivi possessivi, come i qualificativi, seguono il sostantivo a cui si riferiscono. Sono cinque come le cinque persone dei verbi e hanno due forme secondo il numero (s./p.) → Capitolo 11.

Aggettivi possessivi
Singolare, Plur. invariato Plur. metafonetico
mjè
tuò
suò
nòshtre nuòshtre
vòshtre vuòshtre

Gli aggettivi dimostrativi sono tre e si declinano per genere e numero, come gli articoli. A differenza di altri aggettivi, precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono. Sono:

Aggettivi dimostrativi
m.s. f.s. m.p. f.p.
shtu shta shti shte
chelu chela cheli chele
ssu ssa ssi sse
Davanti a sostantivi inizianti per vocale, prendono la forma apocopata (sht', chell', ss'). →
Capitolo 14.

Simili ai dimostrativi sono gli aggettivi identificativi, che però hanno bisogno sempre dell'articolo preposto. Sono shtésse, atre e tèle. I primi si declinano per genere e numero (quantunque tre forme su quattro siano identiche). Il terzo si trova per lo più al singolare. → Capitolo 14.

Gli aggettivi numerali precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono. Possono essere cardinali o ordinali.

I numerali cardinali hanno le stesse forme dei pronomi (numeri) indeclinabili, tranne une che è sostituito nella funzione aggettivale dall'articolo indeterminativo declinabile. Gli altri sono ddu, tré, quattre, cinghe, séje, sètte, òtte, nóve, djèce, ùnnece, ecc.

I numerali ordinali (prime, secónde, tèrze, quarte, quinde, sèshte, sètteme, uttave, nóne, dèceme ecc.) sono declinabili per numero e di norma preceduti da un articolo. Gli ordinali sono usati anche per le frazioni → Capitolo 12.

Gli aggettivi indefiniti precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono. Una prima categoria comprende quelli indeclinabili, che si accompagnano sempre al sostantivo al singolare (cacche, ógne, nishune, dùngheche). Alla seconda categoria appartengono gli aggettivi declinabili secondo il numero, che dunque possono accompagnare sostantivi al plurale (cèrte, parécchje, póche, tròppe). → Capitolo 18, Capitolo 30.

Più che indefinito è collettivo l'aggettivo tutte, che richiede solitamente di essere seguito da un determinante (articolo o aggettivo dimostrativo). → Capitolo 18.

Gli aggettivi interrogativi (che, quanda) sono indeclinabili e precedono il sostantivo a cui si riferiscono. → Capitolo 7, Capitolo 12.

La tabella seguente riassume la variabilità dei vari tipi di aggettivi.

Aggettivi: riassunto
Classe di aggettivi Genere (m./f.) e numero (s./p.) Numero (s./p.) Indeclinabili
Possessivi X
Dimostrativi X
Identificativi (1) X
Identificativi (2) X
Numerali Cardinali X
Numerali Ordinali X
Indefiniti (1) X
Indefiniti (2) X
Collettivi X
Interrogativi X

Pronome

Il pronome è parte del discorso che fa le veci del nome. Esso si distingue in personale, possessivo, dimostrativo, relativo, interrogativo e indefinito.

I pronomi personali si distinguono per numero (5 persone), eventualmente genere (solo la 3p.), e funzione (soggetto/oggetto/complemento), con forme toniche, atone proclitiche ed enclitiche. Una serie simile di pronomi atoni è quella dei riflessivi, che si usano quando il soggetto e l'oggetto sono gli stessi, ossia quando l'azione si svolge sul soggetto. Ecco una tabella con tutte le forme. → Capitolo 4, Capitolo 5, Capitolo 10, Capitolo 15, Capitolo 17, Capitolo 24.

Pronomi personali
Persona Soggetto Complemento (tonica) Oggetto (atona) Complemento (atona) Riflessivo
1ps. me me me
2ps. tu te te te
3ps. ésse ésse le je ze
1pp. nu nu je ce ze
2pp. vu vu ve ve ve
3pp. isse (m.)
ésse (f.)
isse (m.)
ésse (f.)
le je ze

A questi va aggiunto un pronome impersonale soggetto, indeclinabile, nóme.

I pronomi complemento atoni si possono anche combinare con quelli oggetto e riflessivi, secondo gli ordini C+O (te le), C+R (te ze), R+O (ze le) o C+R+O (te ze le). Il gruppo così formato precede il verbo nel caso proclitico, lo segue nel caso enclitico.

Due pronomi complemento speciali sono ce e ne. Il primo svolge le funzioni di complemento di compagnia per la terza persona (gne ésse/isse) oppure complemento di termine per la terza persona impersonale (a qquésse). Il secondo svolge la funzione di complemento di specificazione (de quésse/quisse), da solo o in combinazione con ce, o allontanamento (da ècche/èlle/èsse), in combinazione con un pronome riflessivo. Inoltre ne segue sempre l'altro eventuale pronome, dunque funziona come se fosse un pronome oggetto. → Capitolo 17

I pronomi possessivi hanno le stesse forme dei corrispondenti aggettivi e sono dunque declinabili per numero, ma sono sempre preceduti dall'articolo corrispondente per genere e numero (lu/la/le mé, etc.) → Capitolo 11

I pronomi dimostrativi, come gli aggettivi corrispondenti, sono tre a seconda della vicinanza e lontananza dal parlante e/o l'ascoltante. Ciascuno di questi si declina per genere (animato m., animato f., inanimato) e numero (s./p.), secondo la tabella seguente. → Capitolo 14.

Pronomi dimostrativi
m.s. f.s. n.s. m.p. f.p.
cushtù cheshtjè quéshte quishte quéshte
cullù chelljè quélle quille quélle
cussù chessjè quésse quisse quésse

Gli aggettivi identificativi shtésse e atre funzionano anche come pronomi, se preceduti dall'articolo.

I pronomi relativi sono che e chi, entrambi indeclinabili. Il primo svolge le funzioni di soggetto e complemento oggetto diretto, il secondo di complemento indiretto ed è quindi sempre retto da preposizioni. → Capitolo 28.

I pronomi interrogativi sono che e chi, identici ai relativi, e quale, poco usato. → Capitolo 4, Capitolo 7.

I pronomi indefiniti comprendono due categorie. Nella prima rientrano quelli, declinabili per numero o meno, identici ai corrispondenti aggettivi: nishune (indeclinabile), cèrte (declinabile), parécchje (declinabile), póche (declinabile), tròppe (declinabile) e tutte (indeclinabile). → Capitolo 18.

Nella seconda categoria vi sono pronomi indefiniti che non hanno forme aggettivali, e sono tutti indeclinabili: une, cacchedune, ugnune, caccóse, niènde, neddù, chi, nonché locuzioni formate con l'articolo indeterminativo preposto o agglutinato: nuccóne, na fréche, na prése, o con la congiunzione dunghe: dunghechì, dùngheche, dungandó, dungagnà. → Capitolo 18, Capitolo 30.


M2. Riassunto di Morfologia - Seconda parte