Geo-storia amministrativa del Regno di Sicilia Citra (o Regno di Napoli)

Regno delle Due Sicilie (province al di qua del Faro) nel 1816

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La cartina mostra il Regno delle Due Sicilie (province al di qua del Faro) sotto Ferdinando IV nel 1816, secondo il decreto del 1 maggio recante "la circoscrizione amministrativa delle provincie del regno di Napoli".

Rispetto al 1806, all'occupazione francese è seguita la proclamazione del Regno delle Due Siclie con Ferdinando IV (1816). La predetta legge ha elevato da tredici a quindici il numero delle province, con l'erezione della provincia di Napoli (il capoluogo della Terra di Lavoro passa a Capua) e la suddivisione della Calabria Ulteriore in Calabria Ulteriore prima, capoluogo Reggio, e Calabria Ulteriore seconda, capoluogo Catanzaro. Già la legge murattiana del 4 maggio 1811 "Decreto per la nuova circoscrizione delle quattordici provincie del regno di Napoli" ha diviso le province in distretti, i distretti in circondari, i circondari in comuni, riunendo a questi ultimi le università minori.

L'Abruzzo Ulteriore primo ha acquistato dall'Abruzzo Citeriore l'intero distretto di Sulmona; ha acquistato dal Molise Scontrone; gli ha ceduto Forlì.

L'Abruzzo Citeriore inoltre ha acquistato dal Molise Montazzoli, Guardiabruna e Castelguidone; gli ha ceduto Agnone, Belmonte e Pietrabbondante.

Il Molise ha acquistato inoltre dalla Capitanata Cercemaggiore, Ferrazzano, Gildone, Jelsi, Macchia, Monacilioni, Pietracatella, S. Elia a Pianisi, Tufara, Castelpagano, Circello, Colle, Baselice, Castelvetere, S. Bartolomeo in Galdo, Foiano e Montefalcone nel distretto di Campobasso e Campomarino, Colletorto, Guglionesi, Montecilfone, Montelongo, Montenero di Bisaccia, Portocannone, Rotello, S. Croce di Magliano, S. Giacomo, S. Giuliano, S. Martino, Termoli e Ururi nel distretto di Larino; ha acquistato dalla Terra di Lavoro S. Lupo, Casalduni, Pontelandolfo, Ponte, Campolattaro e Reino.

La Terra di Lavoro ha acquistato dal Principato Ulteriore S. Agata, Moiano con Luzzano, Forchia, Arpaia, Airola e Bucciano.

La provincia di Napoli ha acquistato dal Principato Citeriore Capri con Anacapri, Castellammare, Pimonte, Gragnano, Lettere e Casola; gli ha ceduto Valle di Scafati od. Pompei.

La Capitanata ha acquistato inoltre dal Principato Ulteriore Montefalcone, Ginestra, Castelfranco, Savignano, Greci, Monteleone, Anzano ed Accadia; ha acquistato dalla Terra di Bari Casaltrinità (od. Trinitapoli), Saline di Barletta (od. Margherita di Savoia) e Zapponeta.

La Terra di Bari ha acquistato dalla Basilicata Spinazzola.

La Basilicata ha acquistato dal Principato Citeriore Balvano, Vietri di Potenza, Brienza, S. Angelo le Fratte, Marsiconuovo, Paterno e Saponara (od. Grumento Nova); ha acquistato dalla Calabria Citeriore Bollita (od. Nova Siri); le ha ceduto Rocca Imperiale e Papasidero.

La Calabria Citeriore ha ceduto alla Calabria Ulteriore seconda Martirano, Nocera, Falerna con Castiglione, S. Mango, Motta S. Lucia con Decollatura, Conflenti sottani e soprani, Soveria Mannelli nel distretto di Nicastro e Caccuri, Casabona, Crucoli, Cerenzia, Melissa, Rocca di Neto, Strongoli, Umbriatico, Verzino, Belvedere, Carfizzi, Casino (od. Castelsilano), Cirò, Pallagorio, S. Nicola dell'Alto, Savelli nel distretto di Crotone.