Alba (→ Pescara): Versione recente, presente già nella carta di Rizzi-Zannoni, del più antico **albula, attestato a sua volta già nel X sec. Questo idronimo è dunque omofono e corradicale di Albula.
Altosa (→ Sinello): Probabile idronimo pre-romano, non attestato né nelle fonti antiche né in quelle medievali, ma da ricostruirsi come **altosa e ricondursi alla produttiva famiglia lessicale della radice PIE *alt-, da cui provengono anche altri idronimi italiani ed europei.
Annecchia (→ Trigno): Attestato nel XII sec. come Nuchia, l'idronimo va ricostruito come **amnicula, un diminutivo di amnis 'fiume, torrente'. Si veda anche Neia.
Apa (→ Salto): Quantunque non risultino attestazioni antiche, il nome sembra di origine prelatina, richiamando la radice idronimica PIE *ap- e potrebbe configurarsi come un nome comune sabellico per 'acqua, torrente'.
Appello (→ Sangro): Da **appellus, attestato nell'XI sec. come Appellus. Si tratta forse di un diminutivo dell'antico terma idronimico apa, con raddoppiamento della consonante, v. Apa.
Arno (→ Vomano): Pur non trovandone attestazioni medievali o antiche, il nome può far parte di una nutrita serie di idronimi simili al classico Arnus fl. (Toscana) e dunque, come questo, probabilmente risalenti a voce prelatina afferente alla famiglia PIE *er- 'muoversi'.
Arno (→ Feltrino): Idronimo non presente sulle carte IGM, dove il corso d'acqua è chiamato F.so Spirito Santo, ma noto da altre fonti contemporanee. Mancano attestazioni antiche. Per l'etimologia, può essere considerato identico a Arno.
Aterno (→ Pescara): Antico nome prelatino, latinizzato come Aternus fl., per cui si veda qui e qui. Il nome non sembra sopravvivere alla fine dell'Antichità, tanto che nelle fonti medievali il suo tratto medio è chiamato Calidus 'caldo' mentre quello alto Derentanus, a sua volta idronimo di aspetto antico da ricostruirsi come *der-ent-, in ultima analisi dalla radice PIE *der-. Probabilmente il nome classico fu ripristinato in epoca rinascimentale.
Avella (→ Aventino): Antico nome prelatino **avella, attestato nell'XI sec. come Lavella, con concrezione dell'articolo. E' dunque omonimo e corradicale di Vella, per cui si veda anche qui (§23).
Aventino (→ Sangro): Da **aventinus, attestato nel IX sec., per cui si veda qui (§23). Appartiene dunque alla famiglia idronimica della radice PIE *au(e)-, attraverso un deverbale.
Baricello (→ Fino): Da **baricellus, attestato dal XI sec. come Berrecello, Barricello e varianti. Si tratta del diminutivo di **bar(i)cus, nome locale per indicare un 'fosso', per cui si veda qui. Il nome originario è attestato nell'XI sec. come barcus Baravonis 'fosso B.'. Questo Baravonis è di origine incerta, da confrontare forse coll'idronimo ligure Paraone.
Candido (→ Pescara): Antico nome (X sec.) del corso d'acqua che sulle carte dal XIX sec. a oggi è invece chiamato il Fossato. Dal lat. candidus 'chiaro, pulito'.
Càrcamo (→ Sente): Origine incerta. Nell'XI sec. sembra essere chiamato rivus Lufernali qui dicitur Caramello, ma non si capisce se quest'ultimo nome sia da collegare all'attuale, il quale è attestato solo dal XVI sec. in poi. Potrebbe essere un derivato della famiglia pre-romana di caravo.
Castellano (→ Tronto): Da **castellanus, nome di due affluenti del Tronto, uno pr. Amatrice e l'altro pr. Ascoli, attestati in epoca medievale. Si tratta di un aggettivo romanzo da castello, forse con allusione alla presenza di numerosi castelli nelle rispettive vallate.
Cena (→ Sinello): In mancanza di attestazioni antiche (l'idronimo non compare nemmeno nella carta ottocentesca di Rizzi-Zannoni), l'etimologia resta oscura.
Cerchiola (→ Fino): Nome recente, che forse allude alla forma circolare del suo corso, compie una grande curva. Ancora nella carta di Rizzi-Zannoni (inizio XIX sec.) era chiamato Vischiolo e nel XII sec. Conochia forse da un traslato geomorfico del tipo **conucula 'conocchia'.
Chiarino (→ Tronto): Da **clarinus, derivato dell'aggettivo clarus 'chiaro', con riferimento alla limpidezza delle acque.
Chiaro (→ Volturno): Da **clarus, con riferimento alla limpidezza delle acque.
Cigno (→ Pescara): Da **ocinius, attestato già nel X sec. e identico a due idronimi molisani, relativi ad affluenti del Biferno e del Fortore. In mancanza di fonti antiche riguardanti questi ultimi, non so se interpretarlo come un **lucinius con successiva discrezione dell'articolo o come un nome preromano sopravvissuto alla tarda Antichità.
Ciripolle (→ Osento): Attestato nell'XI sec. come Cerepullus, è un idronimo di incerta origine. In via ipotetica, potrebbe essere un derivato della famiglia pre-romana di caravo.
Dèntolo (→ Foro): Secondo una proposta etimologica di M. De Giovanni, da **lentulus, diminutivo del nome Alento secondo un diffuso schema di formazione di nuovi idronimi, con successiva dissimilazione di l...l in d...l. Attestato come Dentulus a partire dall'XI sec.
Fino (→ Saline): Da **finus, attestato almeno dal XII sec. come Finus, Finis. Formalmente identico al lat. finis 'confine', che si giustificherebbe col fatto che questo corso d'acqua segnava il confine tra i municipi di Pinna (regio Samnium) e Hatria (regio Picenum), e poi fra le rispettive diocesi.
Fiobbo (→ Tronto): Da **fluvius 'fiume', con esito regolare per la fonetica locale.
Fioio (→ Turano): Da una forma **flogius che è affine, se non identica al lat. classico fluvius 'fiume'.
Fiumicino (→ Tordino): Nome relativemente recente, poiché nel XVI sec. e ancora nel XVIII sec. era detto Fiumicello. Si tratta in entrambi i casi di diminutivi trasparenti di fiume. In precedenza (XI sec.), aveva il nome di Miseranio, Mu-, interpretato dal Palma come **miser amnis cioè, per l'appunto, 'fiume misero, fiumiciattolo'.
Fùcino (→ Vomano): Da **fucinus, di probabile origine prelatina perché identico al limnonimo romano Fucinus lac., per la cui etimologia si veda qui.
Gallero (→ Tavo): In assenza di attestazioni medievali (è presente nella carta di Rizzi-Zannoni degli inizi del XIX sec. come Gallera F.), l'origine è incerta.
Gamberale (→ Verrino): Da **gammararius che, piuttosto che dalla presenza di 'gamberi', va inteso come 'luogo dove vegeta l'aconito (cammaro)', una specie di pianta velenosa che vegeta sulle sponde di torrenti. Si veda anche Gamberale. Un altro idronimo dello stesso tipo si trova presso Rocca di Mezzo.
Gizio (→ Vella): Da **gipti(ol)us, attestato nel IX sec. come Gizzolus, a sua volta diminutivo dell'aggettivo lat. classico aegyptius 'egiziano', passato al significato di 'scuro, nero' e attribuito al colore delle acque.
Gogna (→ Sangro): Le forme (recenti) del tipo la Gogna fanno presupporre un tipo **agunia, che però non è documentato per l'epoca medievale. Ogni confronto col piemontese Agogna è fuorviante perché quest'ultimo rifletto un nome etnico.
Goscio (→ Salinello): In assenza di attestazioni antiche note, forse da **(an)gustius, riflesso del lat. angustus 'stretto', con la prima sillaba intesa come preposizione.
Imele (→ Salto): Antico nome prelatino, latinizzato come Himella fl., per cui si veda qui. Non sembra sopravvivere alla fine dell'Antichità in quanto non lo ritrovo tra le fonti medievali. Probabilmente il nome classico fu ripristinato in epoca rinascimentale.
Laio (→ Aventino): Probabile nome prelatino, ricostruito come **lagius, per cui si veda qui (§34).
Lama (→ Tronto): Da **lama, sostantivo che vale propriamente 'palude' ma comunissimo per designare frane, dilavamenti e tutto ciò che precipita.
Leomogna (→ Mavone): Il nome attuale presenta la concrezione di quello che era un antico articolo, e in base alle attestazioni post-rinascimentali del tipo Gomogna va dunque ricostruito come **gomonia. Potrebbe avere la stessa origine di Vomano, che era scritto Gomano dal medioevo in poi.
Lavino (→ Lavino): Antico nome preromano **lavinus, attestato solo dall'IX sec. come Lavinus, ma probabilmente da mettere in relazione alla base idronimica PIE *lou(e)- 'lavare', per cui si veda qui (§25).
Leio (→ Lavino): Antico nome, attestato ne IX sec. come Legius, del corso d'acqua oggi designato sulle carte IGM come "F.so S. Spirito", "T. Cupo Lavino" e "F.so Cusano". Il nome si configura come antico, da ricostruirsi proprio come **legius e mettere in relazione all'altro idronimo Laio, cioè alla radice PIE *legh-.
Liri (→ Tirreno): Antico nome prelatino, latinizzato come Liris fl., per cui si veda qui. Il corso superiore della valle era noto in epoca medievale con il coronimo Nerfa, nome che a sua volta sembra antico, di probabile origine sabellica per via della f intervocalica, e dunque da ricostruirsi come *ner-bha-, dalla radice PIE *ner- alla quale sono legati altri idronimi come l'umbro Nera.
Marino (→ Tronto): Da **marinus, derivato di mara nel senso di 'fangoso, paludoso'.
Mavone (→ Vomano): Da **maonis, attestato già nell'VIII sec. e fino alle carte del XIX sec., dopo di che si preferisce la versione attuale con una /v/ intervocalica ripristinata. L'etimo è oscuro, quantunque il nome si confronti con un onomimo romagnolo e col nome del tratto superiore del rio Arno. Forse si tratta di un idronimo prelatino, eventualmente da rapportare alla radice PIE *meu-.
Misigliano (→ Fiumicino): Da **misilianus che è in origine un toponimo prediale, dal personale romano Misilius, non attestato in quanto tale.
Mònnola (→ Trigno): Da **mundula, diminutivo dell'aggettivo mundus 'pulito', con riferimento alla nettezza delle acque, e successiva assimilazione dialettale del nesso /nd/. L'idronimo non sembra attestato nelle fonti medievali, ma si trova nella carta di Rizzi-Zannoni del XIX sec. ripristinato come Mondola.
Neia (→ Tronto): Da **(a)mnegia, idronimo attestato nel XII sec. come Negia e da confrontarsi con Annecchia, nonché con Annescia e Annea (nelle fonti medievali Neia) in Calabria. Queste forme vanno ricondotte al lat. amnis 'fiume' con suffissi diminutivi.
Nora (→ Pescara): Pur in mancanza di attestazioni classiche, in virtù delle attestazioni altomedievali (dal IX sec.) del tipo Naura, Lanora e soprattutto Launora, che spiega entrambe le precedenti, ritengo che abbia origine prelatina. Da ricostruirsi come **launora e da associare alla famiglia della radice PIE *lou- 'lavare', che ha dato altri idronimi. Col tempo, per discrezione della prima sillaba sentita come articolo, si è formata la versione attuale del nome.
Orfento (→ Orta): Idronimo prelatino, da ricostruirsi come **aufentis '(quello) che feconda, copioso', per cui si veda qui (§21). Nelle fonti medievali è sempre chiamato Orfente, compatibilmente con l'etimologia proposta, mentre l'attauel versione in -o è attestata almeno dal XIX sec.
Orta (→ Pescara): Probabile idronimo prelatino **orta, per cui si veda qui (§37). Talvolta chiamato erroneamente Orte nelle fonti tardo-moderne.
Parello (→ Sangro): Da **luparellus, diminutivo di **luparius '(rio) dei lupi', sopravvissuto nel poleonimo Civitaluparella. Attestato nell'XI sec. come Luparellus, in seguito l'idronimo viene trascritto Parello per discrezione di quello che veniva inteso come l'articolo dialettale lu-).
Pianello (→ Sangro): Il nome attuale, già attestato nel XVII sec., riflette l'aggettivo piano per via della scarsa pendenza del torrente. Nel XI sec. il corso d'acqua è chiamato (de) Antiquo, dal nome di una località nei pressi.
Pretonico (→ Fino): Da **petronicus, con metatesi di petr- in pret-, attestato almeno a partire dal XVI sec. Sembra un nome prediale, un derivato del personale romano Petronius col non raro suffisso -icus; ma potrebbe anche essere un semplice derivato di petra con allusione al letto sassoso.
Profluo (→ Sangro): Da **profluus, aggettivo latino dal significato 'che scorre abbondantemente'.
Raiale (→ Aterno): Da **ragialis, derivato dell'altro idronimo **ragius, per cui si veda Raio.
Raio (→ Aterno): Idronimo attestato nel XII sec. come Ragi, da **ragius, idronimo comune attestato nel X sec. nella forma raio (de Piscaria). Potrebbe essere un idronimo prelatino da ricondurre alla famiglia lessicale PIE *reg'-, quantunque questa radice non spieghi la vocale a del tema.
Ràsino (→ Sangro): Nome di aspetto antico, attestato nel X sec. come Rasinus. Si confronta con altri idronimi: l'umbro Ràsina ed il toscano Ràssina, i quali sono spesso associati all'endonimo degli Etruschi, che chiamavano sé stessi Ras(en)na. Non ptendo questo etimo essere valido per l'Abruzzo, si può pensare ad una voce sabellica, da ricondurre, ad esempio, alla radice PIE *ras- 'emettere un suono'.
Ratto (→ Velino): Da **raptus, non documentato in epoca medievale, che sembra un'evoluzione del latino rapidus 'rapido', come in italiano antico.
Rio (→ Volturno): Da **rivus, voce generica per 'torrente, ruscello'.
Rio (→ Aventino): Oggi denominato Rio Secco, ancora nelle carte d'inizio XIX sec. è semplicemente il Rio, v. l'altro Rio.
Rosente (→ Pescara): Nome medievale (dal IX sec.) del torrente che oggi è indicato sulle carte IGM come Fosso S. Maria d'Arabona". Si tratta di un idronimo preromano, corradicale di Rosa e come questo derivato dal discendente sabellico della radice PIE *eres- attraverso la forma *(e)res-ent- 'che scorre'.
Sagittario (→ Aterno): Nome di origine dotta, forse rinascimentale, ricollegabile al nome di persona Sagit(t)a attestato in iscrizioni della zona. Nel Medioevo l'idronimo in uso era Frigidus 'freddo', in opposizione all'Aterno che era chiamato Calidus 'caldo'. Ma la vallata, da Cocullo a Scanno, era nota col coronimo Flaturnus, che doveva essere l'idronimo originario, prelatino. Questo potrebbe essere ricondotto alla radice PIE *bhle- 'urlare, muggire', attraverso la forma *bhle-tur-no-s ed essere dunque corradicale col latino fleo 'piangere'.
Salto (→ Velino): Da **saltus che, se antico, può essere ascritto alla famiglia lessicale della radice PIE *sal- 'salato', nel senso di 'salmastro, stagnante'.
San Leo (→ Sangro): Probabilmente è idronimo recente che riflette il nome di una località nei pressi. Non ho trovato come fosse chiamato il torrente nel medioevo; nella carta di Rizzi-Zannoni (XIX sec.) è segnato come Putile, dal nome della sorgente sulfurea da cui scaturisce.
Scerto (→ Sangro): Microidronimo, che riflette una voce abruzzese per 'canale d'irrigazione, gora di mulino', forse da exsertum 'scoperto, tirato fuori'.
Schiavone (→ Nora): Nome recente, che riflette l'etnonimo schiavone 'slavo (della sponda opposta dell'Adriatico)', ma con motivazione incerta. Ancora nella carta di Rizzi-Zannoni (inizio XIX sec.) è chiamato Rivo Chiaro, nome trasparente (chiaro) che sopravvive nelle odierne carte IGM attribuito alla parte più alta della valle.
Sente (→ Trigno): Antico idronimo preromano, attestato a partire dal XI sec. come Osente e da ricostruirsi come **ausentus. E' dunque omofono di Osento, a cui si rimanda per l'etimologia. La versione attuale con la prima vocale, scaduta a /u/ in posizione atona, discreta nell'articolo maschile, è attestata a partire dall'epoca rinascimentale.
Tavo (→ Saline): Antico idronimo prelatino, non attestato in epoca romana ma ricostruito dalle prime fonti medievali come *Tabus fl. o *Tavus fl., per la cui etimologia si veda qui.
Tirino (→ Aterno): Antico nome prelatino, attestato epigraficamente in epoca romana come Tirinus fl., per cui si veda qui. Alla base dei coronimi, attestati dall'VIII sec., Trite e (vallis) Tritana e da collegarsi all'altro idronimo Tirino pr. Carovilli (IS).
Tòrbido (→ Sinello): Da **turbidus 'torbido', relativo alle acque, quantunque manchino attestazioni anteriori al catasto onciario del XVIII sec. Si tratta di un idronimo molto diffuso in Italia.
Treste (→ Trigno): Antico idronimo pre-romano da ricostruirsi come **treste, attestato nel IX sec. come Treste. Per la sua etimologia, che rimanda alla radice PIE *der- 'correre', si veda anche qui (§31).
Turano (→ Velino): Da **turanus, attestato in epoca medievale. In origine aggettivo relativo al vicus sabino di T(i)ora, da confrontarsi col coronimo medievale Massa Torana.
Turcano (→ Sangro): Idronimo che sembra emergere solo nel XX sec.; ancora nella carta di Rizzi-Zannoni (inizi XIX sec.) il corso d'acqua è chiamato V.ne di Monte Formoso. In mancanza di attestazioni più antiche, la sua etimologia resta incerta.
Vandra (→ Volturno): Da **vandra, idronimo di probabile origine prelatina. Attestato nell'VIII sec. come Bantra, si confronta con il microidronimo Vantra presso Opi (Aq). Potrebbe risalire, attraverso una voce sabellica, alla radice PIE *uendh- 'girare, voltarsi', che ha discendenti nella lingua umbra, e precisamente alla forma estesa *uendh-r-a. Da segnalare un suo affluente che oggi si chiama Vandrella, cioè con un diminutivo dell'idronimo principale, ma il cui nome medievale era Forulus (da cui il polèonimo Forlì), per cui v. Foro.
Velino (→ Nera): Il nome romano è Avens fl., per cui si veda qui. Questo non sopravvisse alla fine dell'Antichità poiche nelle fonti medievali il fiume è chiamato Mellinus, che presuppone una forma **vel(l)inus (col consueto scambio di m- per v- in posizione iniziale) e dunque un suffisso diverso.
Vella (→ Sagittario): Antico idronimo preromano, che si confronta con gli omonimi Vella in Molise e Basilicata, oltreché con Avella e simili. Si tratta in effetti della forma **avella, con aferesi dovuta a discrezione dell'articolo (l'avella > la vella), che risale dunque ad un idronimo probabilmente sabellico, da ricondurre alla radice PIE *au(e)- attraverso un diminutivo ('fiumiciattolo').
Venna (→ Dèntolo): Antico idronimo preromano, da ricostruirsi come **avenna e ricondursi alla stessa base di Avella, Vella, ecc., cioè alla radice PIE *au(e)- attraverso un suffisso noto in area italica. L'aferesi che troviamo già nelle prime attestazioni (XI sec.) fu dovuta alla discrezione dell'articolo (l'avenna > la venna).
Vera (→ Aterno): Da **vera, idronimo comune attestato anche presso Forcapalena (v. vera). Di origine prelatina, dalla radice idronimica PIE *(a)uer- attraverso la forma **auera e poi la discrezione romanza dell'articolo (l'avera > la vera).
Verde (→ Aventino): Da **vir(i)de(m), l'aggettivo 'verde', con riferimento al colore delle acque (v. verde). L'idronimo è attestato sin dal IX sec.
Verrino (→ Trigno): Idronimo attestato nel XI sec. come Berrinus e Verrinus. Piuttosto che da un aggettivo verrinus derivato da verres 'verro, maiale selvatico' per via della frequentazione di questi animali, si può pensare ad una forma originaria scempia **verinus, che sarebbe un diminutivo del tipo vera, per cui si veda Vera. Un idronimo locale Verino è attestato presso Scerni (od. V.ne del Cupo). La forma con la /r/ geminata potrebbe essersi diffusa per influsso proprio dell'appellativo 'verro'.
Vèsola (→ Foro): Nome di difficile interpretazione date le attestazioni medievali che oscillano tra i tipi Bisera e Mesula. Il primo tipo è talvolta confuso nelle fonti con l'esito di bifer (v. il poleonimo Béfaro), mentre il secondo richiama l'appellativo mensula (v. il poleonimo Intermèsoli) che però mal si adatta ad un idronimo. Alla fine, il nome potrebbe essere prelatino, da ricostruirsi come **vesera e attribuirsi alla famiglia della radice PIE *ueis- come un ononimo idronimo francese. Le fonti medievali si spiegherebbero con fenomeni fonetici noti alle parlate locali.
Vetoio (→ Aterno): Da **vetuvius, attestato nell'VIII sec. L'idronimo si configura come antico, col suffisso molto produttivo -uvium, mentre il tema potrebbe risalire alla radice PIE *uei- 'girare, svoltare', attraverso un'estensione deverbale in -t- e la trafila *uei-t-ouuiom.
Vèzzola (→ Tordino): Antico idronimo prelatino, non attestato in epoca romana, ma solo a partire dalle fonti medievali come Veczola. Appare come il diminutivo di un altro idronimo, *Vezza, nome non attestato per l'area circostante ma presente in Lazio e Toscana. Potrebbe trattarsi di uno dei tanti derivati della base idronimica *(a)ued-, attraverso una forma *aued-ia, con discrezione della a- iniziale nell'articolo (l'avezza > la vezza).
Villa (→ Aventino): In mancanza di attestazioni antiche (il nome è assente pure sulla carta di Rizzi-Zannoni), potrebbe proprio riflettere l'appellativo villa, con riferimento ad uno dei numerosi casali che sorgevano nella zona.