Geo-storia amministrativa d'Abruzzo
Alto Volturno (Pizzone, Castel S. Vincenzo, Rocchetta a Volturno, Scapoli)
Questa pagina è la prima riguardante alcuni comuni dell'attuale provincia di Isernia, in Molise, che fecero parte del Giustizierato d'Abruzzo durante il periodo angioino. I quattro comuni qui trattati sono Pizzone, Castel S. Vincenzo, Rocchetta a Volturno e Scapoli.
Non è chiaro con quale municipio andasse la zona in epoca romana. A ovest, Atina non superava lo spartiacque delle Mainarde. A sud Venafro si fermava probabilmente al crinale della Falconara, Isernia tra la Vandra ed il Volturno. In epoca alto-medievale, non abbiamo prove che le giurisdizioni delle dette diocesi e contee si estendessero all'Alto Volturno. Anzi, a partire dal VIII sec. (sicuramente dal X sec.), tutta la zona fa parte della Terra S. Vincentii, il dominio spirituale e temporale dell'abbazia di S. Vincenzo a Volturno.
Per iniziativa dei monaci, sorsero nel X-XI sec. numerosi castelli: Pizzone, Iannini, Cerquacupa, Amicone, Castel S. Vincenzo, Castiglione, Capodifiume, Vaccareccia, Castelnuovo e Scapoli. Tutti questi centri, come gli altri dell'abbazia, sono attribuiti dalle cedole angioine al Giustizierato d'Abruzzo, ma già in epoca aragonese compaiono tra i feudi della Terra di Lavoro. In questo periodo (XV sec.) sono però già scomparsi e trasformati in altrettanti feudi disabitati Iannini, Cerquacupa e Amicone. Anche Capodifiume e Vaccareccia scompaiono, ma forse solo per dare luogo, pochi anni dopo, al nuovo feudo di Rocchetta.
La situazione con sei università superstiti si protrasse pressoché inalterata fino al periodo napoleonico, dopo il quale si assiste ad una lunga serie di fusioni ed accorpamenti, soprattutto durante il XIX sec. Nel 1816 restano tre comuni, Pizzone, Castellone e Scapoli. Nel 1820 ritrova l'autonomia Rocchetta e nel 1849 anche S. Vincenzo. Nel 1928 i comuni sono di nuovo tre: il nuovo Castel S. Vincenzo, che accorpa S. Vincenzo e Castellone, ormai fusi, e Pizzone. Quest'ultimo però torna autonomo subito dopo, fissando la situazione a quella attuale.
PIZZONE