Geo-storia amministrativa d'Abruzzo
Maiella Occidentale (Pacentro, Campo di Giove, Cansano)
Il versante occidentale della Maiella (comprese le pendici meridionali del Morrone) è un territorio oggi diviso tra tre comuni: Pacentro, Campo di Giove e Cansano. In epoca romana siamo nel territorio di Sulmo, da cui partiva una strada, la Minucia, che probabilmente percorreva le valli di Pantano e Campora fino agli Altipiani Maggiori, non a caso zone rimaste entro i confini del municipio sulmonese fino al XV sec. Su questa strada si trovava Ocriticum, oppido peligno e poi sede di una stazione postale chiamata Iovis Larene, dal nome di un santuario gioviano.
Agli inizi del Medioevo l'influenza delle grandi abbazie si fece sentire soprattutto attorno all'importante valico di Anglona (Passo S. Leonardo), che metteva in comunicazione la valle peligna con il chietino. A questa epoca devono datarsi anche i pochi toponimi prediali della zona, tra cui il nome di Cansano, nonché Corniano, Finiano, Barbarano, tentativi di incastellamento non riusciti. I castelli che troviamo in epoca normanna sono quattro: gli attuali più Roccagilberti, chiara fondazione longobarda.
Dopo la diruzione di quest'ultimo durante la crisi del Trecento e la sua aggregazione a Pacentro, la situazione amministrativa rimase immutata fino all'epoca napoleonica. Con la Restaurazione si ebbe il cambio di provincia (da Abruzzo Citra a quello Ultra) e la fusione dei tre comuni in uno solo, quello di Pacentro. Durante il XIX e il XX sec. Campo di Giove e poi Cansano recuperarono la loro autonomia.